Funzionalizzazione degli spazi aggregativi

La scheda descrive le attività ed i progetti che i diversi enti hanno organizzato per la comunità, in particolare con l'obiettivo di rifunzionalizzare spazi a disposizione della popolazione, per favorire l'aggregazione sociale e lo sviluppo di attività e servizi alla persona.

Fase: Post emergenza
Settori: Altri servizi sociali
Tipo di rischio: Sismico
Ambito: Servizi Alla Persona

Raccomandazione

Nell’ambito dei progetti per la funzionalizzazione degli spazi aggregativi, si raccomandano una serie di azioni mirate alla creazione di spazi dove tutti i cittadini possano incontrarsi, socializzare, apprendere anche attraverso esperienze intergenerazionali, e dove nessuno si senta solo. Questi spazi, funzionalizzati tramite gli acquisti di arredi e attrezzature specifiche, diventano dei punti di riferimento per la popolazione, dei luoghi in cui svolgere diverse attività, per riaffermare l’identità dei territori, specialmente dopo gli eventi sismici del 2016.  Tali azioni si possono sintetizzare in:

  • Svolgere di attività culturali e sociali finalizzate alla tutela della popolazione, al miglioramento della qualità della vita, al soddisfacimento delle esigenze di servizi alla persona e delle categorie svantaggiate.
  • Consentire ai ragazzi di migliorare le proprie autonomie, abilità e sicurezze.
  • Favorire l’aggregazione tra la comunità.
  • Creare luoghi di socialità e di vera inclusione, attraverso laboratori ed eventi aperti a tutta la comunità.

Questi luoghi, soprattutto a seguito dell’emergenza pandemica possono essere pensati come spazi in cui realizzare:

  • Servizi di Protezione Civile e di prima accoglienza;
  • Servizi di carattere ludico-ricreativo;
  • Servizi per l’organizzazione di eventi e manifestazioni;
  • Servizi di carattere didattico-culturale;
  • Servizi volti a rafforzare la coesione sociale.
Errori da non commettere

Considerando che la pandemia ha acuito condizioni già compromesse, occorre prestare maggiore attenzione a:

  • Senso di insicurezza della popolazione
  • Frammentazione della comunità.
  • Perdita dei riferimenti quotidiani
  • Deficienza del progetto nel ri-generare senso di appartenenza e di legami con i luoghi e le persone.
  • Progressivo spopolamento.
  • Difficoltà delle politiche urbane di creare interventi unitari.

Tra gli errori da non commettere, possono essere annoverati i seguenti:

  • Affrontare la costruzione dei progetti senza riferirsi ad un approcci o integrato, includente e condiviso con la comunità, i luoghi e i soggetti destinatari.
  • Non valorizzare le reti multiculturali e le reti fra comunità limitrofe, fra enti, istituzioni.
  • Costruire progetti non generativi del senso di appartenenza e legame con comunità e luoghi.
  • Costruire progetti non contestualizzati: che non tengano cioè conto delle realtà sociali e dei relativi modelli culturali, delle realtà ambientali e territoriali, delle desiderata delle comunità.
  • Costruire e realizzare i progetti tempestivamente e riferiti alle condizioni socio-economiche effettive dei territori colpiti.
  • Non tener conto delle condizioni psicologiche dei cittadini.
  • Non utilizzare personale non formato sui processi – modelli – metodi partecipativi e di animazione di comunità.
Criticità

Dalle diverse esperienze di possono estrapolare le seguenti condizioni che potrebbero determinare criticità:

  • La rimodulazione dei progetti e quindi la decurtazione degli acquisti, in funzione dei diversi budget a disposizione, spesso minori dell’importo complessivo stimato inizialmente.
  • L’emergenza sanitaria, che ha portato alla cancellazione di alcune attività da realizzare all’interno degli spazi appena rifunzionalizzati, o all’allungamento dei tempi di realizzazione dei progetti.
  • La disponibilità di luoghi e attrezzature idonei alle finalità del progetto.
  • La disponibilità di risorse umane adeguatamente formate per l’avvio di processi di place making e simili.
  • L’efficienza dell’intervento di rigenerazione o riqualificazione urbana.
  • L’accessibilità degli spazi nel caso di luoghi naturalmente o storicamente pensati per non essere accessibili o non adeguati alle esigenze attuali
  • La diffidenza dell’individuo o dei gruppi nei confronti dei nuovi spazi.
Misure di successo

La presenza di spazi aggregativi all’interno di territori come quelli considerati, provati fisicamente e spesso frammentati sia a livello fisico che sociale, è fondamentale. Un ente che investe nella valorizzazione e nella riqualificazione di questi spazi, per dar loro una nuova vita o per fargli assolvere a funzioni di carattere non solo sociale, contribuisce sì all’aggregazione sociale e allo sviluppo di attività e servizi alla persona, ma agisce anche in favore alla promozione attiva, orientata all’aggregazione comunitaria, intergenerazionale, alla socializzazione culturale e al protagonismo sociale del singolo individuo.  L’ente che offre questo tipo di servizi sul territorio contribuisce al processo formativo del singolo, alla sua acculturazione, al suo apprendimento di competenze e abilità sociali e quindi alla costruzione di un diverso rapporto del singolo con la comunità e con le istituzioni. In questo modo si vanno a creare le condizioni per la ricucitura fisica e sociale dei territori: fisica perché uno spazio aggregativo è un luogo in cui il cittadino può recarsi per svolgere molteplici attività, sociale perché attraverso l’utilizzo dei suddetti spazi la popolazione può ritrovare il senso di coesione che è andato perduto e sviluppare capacità di resilienza.

Le misure di successo che può adottare si possono sintetizzare in:

  • Collegamento degli spazi funzionalizzati con il resto del territorio, attraverso servizi di trasporto, che consentano una completa fruizione da parte della popolazione, in maniera tale da andare a identificare i suddetti spazi come elementi di raccordo territoriale e sociale con i cittadini.
  • Funzionalizzazione degli spazi come potenziamento, in fase di emergenza, dei servizi di Protezione Civile a disposizione del territorio comunale, assicurando la prima accoglienza dei cittadini in caso di eventi calamitosi  e raccordandosi al meglio con le altre strutture e gli altri strumenti esistenti con analoghe funzioni.
  • Realizzazione di attività finalizzate alla socializzazione, all’inclusione sociale, al rispetto delle regole e delle relazioni sociali, al mantenimento dei livelli espressivi, cognitivi e culturali e delle abilità funzionali residue, propedeutici all’inserimento nel mondo del lavoro, a garantire unitarietà, continuità e coerenza degli interventi attraverso l’organizzazione di percorsi educativi individualizzati condivisi con la persona inserita, con la famiglia, con i Servizi coinvolti nel progetto.
  • Installazione di attrezzature funzionali alle attività da svolgere all’interno degli spazi.
  • Realizzazione di spazi dedicati, per lo svolgimento di attività culturali, fisiche, laboratoriali etc., per consentire la diversificazione delle offerte formative e ricreative in base alle potenzialità ed interessi personali dei singoli.
  • Inserimento di educatori e professionisti esterni, con il coinvolgimento degli stessi in attività finalizzate anche alla collaborazione con iniziative esterne e di integrazione nel contesto sociale e di comunità.
  • Fornitura di materiale ed attrezzature tecniche, audiovisive etc., al fine di migliorare la proposta di intrattenimento e formazione che si vuole rivolgere ai fruitori.
  • Realizzazione di collaborazioni fra associazioni dei diversi territori per un utilizzo integrato egli spazi rifunzionalizzati.
  • Creazione di una rete di cooperazione per lo sviluppo del tessuto sociale della comunità.
  • Continuità urbana fra gli spazi pubblici.

Tali misure di successo possono essere valutate con il seguente set di indicatori di risultato:

  • Numero di cittadini fruitori del servizio / Numero cittadini totali (eventualmente articolato su una specifica classe di età)
  • Spesa sostenuta per l’attuazione del progetto / Numero di cittadini fruitori del servizio
  • Accessibilità: Superficie resa accessibile / Superficie totale

In pratica

  1. Ultimo aggiornamento: 28 ottobre 2019
  2. Obiettivo:

    Obiettivo del progetto proposto dall’Amministrazione di Cascia è quello di procedere alla funzionalizzazione e al completamento della Struttura Polivalente realizzata completamente grazie al contributo dell’Associazione INFOR, della CAP Holding SPA e del Comune di Cascia mediante la realizzazione di interventi di interesse comunitario per il miglioramento della qualità della vita, volti a soddisfare le esigenze di servizi alla persona e alle categorie svantaggiate.

    La struttura realizzata di cui al presente progetto, per la sua collocazione, risulta essere servente sia per l’area SAE, alla quale verrà collegata con bus navetta, fungendo da elemento di raccordo territoriale e sociale con i cittadini che ancora vivono nel centro storico.

    La struttura portante è stata realizzata e sono in esecuzioni i lavori di finitura interna. Per quanto riguarda la realizzazione delle forniture e dei servizi previsti dal progetto “Cascia Vivere Sociale” e finanziati dal Comitato Sisma Centro Italia sono state avviate le procedure per l’affidamento dei due lotti funzionali in cui è articolato il progetto.

  3. Ente: Comune di Cascia
  4. Tipo di Disastro: SISMA
  5. Anno: 2016/2017
  6. Descrizione:

    L’amministrazione intende dotare la Città di Cascia di un immobile altamente flessibile nell’uso e nella destinazione finale. Questa struttura dovrà essere in grado di potenziare anche alcuni servizi di Protezione Civile a disposizione dell’intero territorio comunale, assicurando la prima accoglienza dei cittadini in caso di eventi calamitosi raccordandosi al meglio con le altre strutture e gli altri strumenti esistenti con analoghe funzioni.

    In tempi di normalità avrà il ruolo prioritario di assolvere alle funzioni più variegate, prime fra tutte quelle che sottendono la più ampia strategia di ricostruzione del tessuto socio-economico, con specifico riferimento alle fasce deboli e vulnerabili della popolazione, della rete che forma la “comunità”, la qualificazione ed il miglioramento delle “tipologie dell’abitare”, il potenziamento, la qualificazione ed il rafforzamento della capacità di resilienza territoriale e sociale del territorio del Comune di Cascia.

    Il progetto finanziato con il Contributo del Comitato Sisma Centro Italia consiste nell’acquisto di attrezzature e beni strumentali al fine di funzionalizzare la struttura polivalente ed arricchire in maniera sinergica e complementare i servizi di base ai cittadini e alle categorie svantaggiate della popolazione, servizi che sono stati ripristinati dopo il sisma, in molteplici ambiti. In particolare:

    • Servizi di Protezione Civile e di prima accoglienza;
    • Servizi di carattere ludico-ricreativo;
    • Servizi per l’organizzazione di eventi e manifestazioni;
    • Servizi di carattere didattico-culturale;
    • Servizi volti a rafforzare la coesione sociale.
    •  

    I servizi facenti parte della Cittadella sono peraltro collegati all’Area SAE, realizzata a poca distanza dalla città, con bus navetta: quanti vivono nell’Area SAE, e che hanno perduto la loro abitazione, potranno accedere ad essi in maniera agevole e veloce.

    Il costo complessivo della Struttura Polifunzionale ammonta ad Euro 382.158,80. Il quadro economico dell’intervento, compreso il contributo richiesto al Comitato Sisma Centro Italia, pari ad Euro 40.000,00, IVA inclusa, che corrisponde al 10,47% dell’investimento complessivo, è così articolato:

    • Associazione INFOR/CAP Holding SPA Realizzazione della Struttura 263.036,43*
    • Comune di Cascia Realizzazione opere di urbanizzazione e sistemazione aree esterne 79.122,37*
    • Comitato Sisma Centro Italia Funzionalizzazione e completamento 40.000,00

    *Costi già sostenuti

  7. Numero di beneficiari: 3.181
  8. Costi: 40.000€
  9. Criticità:

    Fra le criticità che l’Amministrazione ha dovuto affrontare, si evidenzia:

    • Il ridotto budget assegnato dal Comitato Sisma Centro Italia rispetto al progetto presentato, ha portato alla rimodulazione delle voci di progetto. La rimodulazione del budget è ottenuta attraverso la decurtazione delle quantità di alcuni beni materiali. La zona lavaggio, inizialmente prevista, non verrà realizzata con il progetto. La funzionalità complessiva dei servizi e delle attività previste non è compromessa in alcun modo dalla rimodulazione del budget di progetto.
  10. Cosa abbiamo imparato:

    Con la funzionalizzazione dello spazio polivalente, è stato possibile:

    • Permettere l’interazione tra le molteplici attività svolte all’interno della strutture.
    • Consentire la fruizione dello spazio da parte di persone disabili poiché la struttura non presenta barriere architettoniche, e quindi favorire l’integrazione e la socialità.
    • Dotare il Comune di un’Area di Accoglienza per la popolazione immediatamente disponibile.
  11. Fonte:

    https://www.comitatosismacentroitalia.org/progetti/comune-di-cascia/

  1. Ultimo aggiornamento: 4 marzo 2020
  2. Obiettivo:

    L’obiettivo principale del progetto è quello di offrire alla popolazione del territorio comunale e del suo hinterland il miglioramento di un servizio quale quello del Centro Diurno per soggetti disabili “IL GIRASOLE” di notevole interesse sociale, in quanto destinato ad una delle fasce di maggiore fragilità sociale sia a livello diretto dei soggetti colpiti sia per i riflessi che tali situazioni determinano all’interno delle famiglie di appartenenza.

    Altri Obiettivi che animano la richiesta progettuale:
    • Poter accogliere un maggior numero complessivo di utenti che sono usciti, per età, dal percorso dell’istruzione scolastica e che conseguentemente, si troverebbero a rientrare in una situazione di isolamento domiciliare con una notevolissima riduzione di stimoli finalizzati alla socializzazione ed al mantenimento di uno stile di vita attivo ed integrato.
    • Suddivisione degli spazi eccessivamente ampi al fine di poter offrire agli utenti del Centro la possibilità di impegno in sottogruppi diversificati con attività mirate.
    • Prevedere in uno spazio esterno adiacente la nuova struttura una serie di attività operative all’aperto, impossibili nella precedente struttura.
    • Consentire negli spazi più ampi l’attivazione del Progetto “Dopo di noi”, con una soluzione abitativa di tipo residenziale che offrirà ospitalità per n. 5 utenti con disabilità grave, privi del sostegno familiare.
    • Sostenere gli utenti del Centro in percorsi finalizzati all’autonomia e alla cura personale, alla socializzazione, all’inclusione sociale, al rispetto delle regole e delle relazioni sociali, al mantenimento dei livelli espressivi, cognitivi e culturali e delle abilità funzionali residue, propedeutici all’inserimento nel mondo del lavoro, a garantire unitarietà, continuità e coerenza degli interventi attraverso l’organizzazione di percorsi educativi individualizzati condivisi con la persona inserita, con la famiglia, con i Servizi coinvolti nel progetto.

  3. Ente: Comune di San Severino Marche
  4. Tipo di Disastro: SISMA
  5. Anno: 2016/2017
  6. Descrizione:

    Il progetto prevede la realizzazione di un nuovo Centro Diurno di accoglienza per persone svantaggiate e con disabilità che siano uscite dal percorso scolastico, creando un clima positivo attraverso specifici laboratori e attività di socializzazione diversificati in base all’età degli utenti, alle attività, alla tipologia di handicap ecc., che consentiranno di conseguire migliori condizioni di vita per gli ospiti.

    Sono in corso di attuazione interventi di tipo strutturale già finanziati, quali rampe idonee al superamento delle barriere architettoniche, messa a norma dei bagni, chiusura di alcune arcate con delle vetrate, realizzazione di due nuovi ed ampi Laboratori operativi.

    Altri interventi che verranno finanziati con il presente progetto, sono la fornitura di attrezzature e arredi specifici che in parte sostituiscano quelli vecchi ormai obsoleti, in parte invece li vadano ad integrare e arricchire.

  7. Numero di beneficiari: 12.630
  8. Costi: 30.000€
  9. Cosa abbiamo imparato:

    Sono stati acquistati arredi ed attrezzature necessarie per una piena ed efficiente funzionalità dello CSER “IL GIRASOLE” nella nuova sede.

    • L’installazione della LIM ha consentito la sua fruibilità nell’ambito delle molteplici attività del laboratorio informativo-cognitivo.
    • L’area palestra, come pure quella musicale, sono utilizzate con gradimento molto elevato da parte degli ospiti del Centro secondo un calendario programmato settimanale, che vede l’apporto, oltre che degli educatori, anche di professionisti esterni, con il loro coinvolgimento in attività finalizzate anche alla collaborazione con iniziative esterne e di integrazione nel contesto sociale e di comunità.
    • L’allestimento di spazi dedicati ha consentito la corrispondente diversificazione delle offerte formative e ricreative in base alle potenzialità ed interessi personali dei singoli ospiti.

     

    L’acquisto di tali dotazioni di attrezzature ha quindi consentito anche un indubbio miglioramento dell’attività degli educatori del Centro, consentendo la divisione in piccoli gruppi degli utenti e la diversificazione in contemporanea delle attività svolte anche in riferimento alle attitudini individuali degli stessi.

    La nuova organizzazione delle attività e servizi gestiti nel centro, grazie alle possibilità consentite dalla nuova sede ed agli arredi ed attrezzature acquistati con il contributo concesso dal Comitato Sisma Centro Italia, ha determinato un miglioramento della qualità del servizi offerti, confermata da n. 2 nuove recenti iscrizioni al Centro, che attualmente registra il massimo di utenti previsto dalla normativa regionale vigente in materia, di complessivi n. 16 utenti iscritti e frequentanti il Centro medesimo.

  10. Fonte:

    https://www.comitatosismacentroitalia.org/progetti/comune-san-severino-marche/

  1. Ultimo aggiornamento: 30 gennaio 2019
  2. Obiettivo:

    L’obiettivo del progetto portato avanti dall’Associazione Giovanile Montaltese, intende sviluppare una serie di iniziative che colleghino in maniera duratura lo spirito della cultura del paese (tramandata dai più anziani) alle nuove generazioni, che dimostrano da anni di essere assolutamente interessate alla rinascita di una società attiva e vitale nell’entroterra marchigiano. Tali iniziative, spalmate in un programma che si articola durante tutti i mesi dell’anno, sono un’ulteriore spinta per tutte le attività del territorio, in particolar modo quelle dei centri storici, poiché da sempre l’Associazione Giovanile Montaltese si muove in un’ottica di “acquisti locali”. 

    Nell’ambito del finanziamento del Comitato Sisma Centro Italia, l’associazione vuole acquistare attrezzature idonee allo svolgimento delle attività che verranno poi organizzate.

  3. Ente: Associazione Giovanile Montaltese - Comune di Montalto delle Marche
  4. Tipo di Disastro: SISMA
  5. Anno: 2016/2017
  6. Descrizione:

    Nell’ambito del QIP, sono state individuate una serie di attrezzature tecniche necessarie allo sviluppo del progetto:

    • Materiale da cucina come friggitrici, cuocipasta professionali, congelatori e fornelli, che si rendono indispensabili poiché, a causa del sisma del 2016, numerose strutture pubbliche funzionali allo svolgimento di tali attività, risultano essere inagibili o danneggiate.

    • Materiale tecnico, audiovisivo, strumenti per cucine da campo, attrezzi specifici per grandi cucine, per fornire all’associazione nonché a tutta la cittadinanza montaltese, un notevole margine di manovra per migliorare la proposta di intrattenimento e formazione che si vuole rivolgere alle famiglie e soprattutto ai bambini,  in un processo educativo che li coinvolga nel saper vivere il centro storico delle proprie comunità, comprendendone il potenziale culturale e turistico, che rappresenta la base formativa per poter crescere nuove generazioni attente al territorio, ma orientate al futuro, e quindi alla condivisione della profonda cultura popolare attraverso l’incentivazione del turismo.

     

  7. Costi: 16.896€
  8. Cosa abbiamo imparato:

    A seguito delle attività svolte grazie all’utilizzo delle nuove attrezzature acquistate con i fondi messi a disposizione dal Comitato, è stato possibile:

    • Realizzare una collaborazione fra l’Associazione Giovanile Montaltese e altre associazioni del territorio, andando a creare una rete di cooperazione per lo sviluppo del tessuto sociale della comunità, in particolare con la nascita della “Rete dei Festival della Valdaso”, volta a creare un tessuto di tradizioni enogastronomiche, culturali ed artistiche per far rivivere ed accrescere la vallata del fiume Aso.
    • Funzionalizzare, con l’acquisto delle attrezzature elettroniche, quali impianto audio, TV e Playstation, la sede dell’Associazione Giovanile, che è diventata un vero e proprio centro di aggregazione per i ragazzi più giovani del paese, che la frequentano quotidianamente.
  9. Fonte:

    https://www.comitatosismacentroitalia.org/progetti/associazione-giovanile-montaltese/

  1. Ultimo aggiornamento: 28 settembre 2018
  2. Obiettivo:

    Il principale obiettivo del progetto ideato da Anfass Sibillini è quello di fornire la maggior autonomia possibile ai ragazzi con disabilità:

    • Autonomia nelle loro competenze specifiche, in maniera tale da fargli acquisire la capacità di effettuare scelte e dipendere meno dagli altri.
    • Autonomia economica, che grazie alla realizzazione di un nuovo spazio di lavoro protetto, permette ai ragazzi di mettere a frutto le loro capacità, competenze e magari ottenere una gratificazione economica.
    • Autonomia dalla famiglia, poiché nonostante la disabilità, dovranno imparare a relazionarsi con persone non appartenenti al loro nucleo familiare, in un’ottica di prospettiva di vita futura.

     

    Il progetto, realizzato con il contributo del Comitato Sisma Centro Italia, consente ai ragazzi di migliorare autonomie, abilità e sicurezze, favorisce l’aggregazione tra di loro e con i volontari che li supportano nelle varie attività, crea un luogo di socialità e di vera inclusione, attraverso laboratori ed eventi a tema culinario e di orto sociale aperti a tutta la comunità.

  3. Ente: Comune di San Ginesio - Anfass Sibillini
  4. Tipo di Disastro: SISMA
  5. Anno: 2016/2017
  6. Descrizione:

    Nell’ambito del progetto l’Associazione ha proceduto all’acquisto di:

    • Cucina industriale;
    • Materiale da cucina;
    • Attrezzatura per costruire una serra;
    • Materiale per l’agricoltura.

     

    Sono stati inoltre organizzati:

    • Laboratori di cucina;
    • Orto sociale;
    • Corsi di formazione per le persone ed i volontari che hanno supportato i ragazzi durante la durata del progetto.
  7. Costi: 35.000 €
  8. Cosa abbiamo imparato:

    Grazie al contributo del Comitato Sisma, è stata inaugurata una nuova struttura, completa di una cucina industriale, che ha accolto i ragazzi per lo svolgimento di progetti di attività lavorativa protetta. Sono stati inoltre organizzati corsi di cucina svolti con la supervisione di personale qualificato.

    Le attività, intraprese grazie a questo progetto, sono state finalizzate al raggiungimento dell’autonomia, in particolare di quella in cucina, attraverso eventi e corsi, propedeutica al lavoro protetto; i ragazzi, a seguito della donazione di una serra e della sua installazione, hanno partecipato al progetto orto sociale in cui hanno sperimentato il lavoro nei campi, il lavoro in laboratorio, il lavoro di confezionamento e il lavoro di vendita al pubblico, migliorando le loro capacità relazionali.

  9. Fonte:

    https://www.comitatosismacentroitalia.org/progetti/anffas-sibillini/

  1. Ultimo aggiornamento: 10 dicembre 2020
  2. Obiettivo:

    Il progetto PE.R.TE – Persone, Relazioni e Territorio, ideato dall’Associazione Pescara del Tronto Onlus, è volto a restituire alla comunità di Pescara del Tronto luoghi di incontro e a offrire momenti di animazione comunitaria per giovani e adulti. Le attività saranno sviluppate nell’ottica di:

    • Creare le condizioni adatte alla socializzazione delle persone (ragazzi, adulti e anziane) per aiutarle ad uscire da situazioni a forte rischio di solitudine involontaria; ù
    • Trasmettere saperi ed esperienze di una vita per evitare la scomparsa di memoria e tradizioni già fortemente decostruite dal sisma;
    • Stimolare la partecipazione dei giovani per attivare la crescita del singolo, del gruppo e la loro relazione con un contesto molto diverso da quello in cui hanno vissuto fino all’agosto del 2016.
  3. Ente: Pescara del Tronto Onlus
  4. Tipo di Disastro: SISMA
  5. Anno: 2016/20217
  6. Descrizione:

    L’associazione ha portato avanti diverse attività grazie al finanziamento ricevuto dal Comitato Sisma Centro Italia:

    • Allestimento del centro di aggregazione a Pescara del Tronto con l’acquisto di un videoproiettore e apparati audio per dotare il centro della possibilità di proiettare video e immagini.
    • Attività di raccordo con altre associazioni del territorio per organizzare campi estivi diurni per ragazzi/e di Arquata del Tronto denominata “Arquata Summer Camp”per fornire un momento di incontro, gioco, svago e animazione per i bambini ed i ragazzi.
    • Realizzazione del bagno disabili nella struttura di aggregazione presente nell’area SAE (Soluzione Abitativa d’Emergenza) di Pescara del Tronto (completo di doccia e scaldabagno).
    • Avvio dei lavori di completamento della cucina (frigorifero, armadi, pensili) in modo che possa essere fruita in una moltitudine di attività ed eventi che possono esser proposti da associazioni e da gruppi organizzati.
    • Realizzazione dell’impianto fotovoltaico, arrivando a dotare il centro di aggregazione di Pescara del Tronto di un impianto autonomo in grado di funzionare sia ad “isola” che a supporto della rete elettrica convenzionale. 

  7. Costi: 14.000 €
  8. Criticità:

    Tra le criticità affrontate dall’Associazione nell’ambito del progetto, evidenziamo:

    • Emergenza sanitaria, che ha portato alla cancellazione di alcune attività come il campo estivo 2020.
    • Conseguente rimodulazione dei fondi per il progetto, che sono stati reinvestiti per l’installazione dell’impianto fotovoltaico.
    • Allungamento dei tempi di realizzazione del suddetto impianto dovuto alla pandemia COVID-19.

     

  9. Cosa abbiamo imparato:

    Con il progetto l’Associazione ha ottenuto diversi risultati, tra cui:

    • Valorizzazione dei centro di aggregazione della SAE (Soluzione Abitativa d’Emergenza) di Pescara del Tronto, che è stato utilizzato per la formazione degli operatori coinvolti in Arquata Summer Camp, per due giornata del campo estivo e per altri eventi organizzati dall’Associazione.
    • Creazione di una rete di collaborazione con le altre associazioni locali per l’organizzazione di eventi.
    • Creazione di un servizio alla comunità, in quanto il centro di aggregazione, dotato di nuove tecnologie grazie al progetto, è stato utilizzato anche per le riunioni delle altre associazioni territoriali che ne hanno fatto richiesta.
    • La contrattualizzazione di due operatori per il campo estivo favorendone l’occupazione.
    • Il sostegno all’economia locale, facendo ricorso alle maestranze della zona per i lavori del centro di aggregazione.
  10. Fonte:

    https://www.comitatosismacentroitalia.org/progetti/pescara-del-tronto-onlus/

  1. Ultimo aggiornamento: 29 gennaio 2020
  2. Obiettivo:

    Il progetto mette insieme tematiche di attività sociali, culturali, di servizio alla popolazione residente e nasce dall’esigenza di dotare la Comunità di uno spazio aggregativo ben attrezzato, dotato di nuove tecnologie e accessibile alle fasce di popolazione più debole, dove i cittadini possano incontrarsi, socializzare, apprendere anche attraverso esperienze intergenerazionali, e dove nessuno si senta solo. L’indotto diretto è quello di uno spazio che diventa un punto di riferimento per la popolazione del territorio comunale, per lo svolgimento di attività culturali e sociali finalizzate alla tutela della popolazione, in particolar modo dei giovani e delle persone anziane.  Il progetto è in collegamento con altre iniziative in corso nel territorio della Valnerina, che specialmente dopo gli eventi sismici vuole riaffermare la propria identità attraverso le tradizioni e le sue vocazioni più spiccate.

  3. Ente: Comune di Vallo di Nera
  4. Tipo di Disastro: SISMA
  5. Anno: 2016/2017
  6. Descrizione:

    Grazie al finanziamento da parte del Comitato Sisma Centro Italia, è stato possibile dotare la Comunità di Vallo di Nera di attrezzature che hanno consentito, e consentiranno in futuro, di realizzare attività sociali e culturali alle quali potranno partecipare cittadini, persone provenienti dai territori limitrofi e turisti, in uno spirito di aggregazione, condivisione ed inclusione. In particolare, per il raggiungimento degli obiettivi previsti si è proceduto all’acquisto e all’installazione di:

    • n. 1 pianoforte digitale Yamaha completo di supporto coordinato e accessori, che sarà utilizzato per spettacoli, concerti e celebrazioni eucaristiche;
    • n. 1 un videoproiettore Hitachi 4.200 ANSI lumen con telo e relativi supporti, per la realizzazione di conferenze e presentazioni;
    • n. 2 amplificatori digitali portatili con relativi altoparlanti, che saranno usati per accompagnare i gruppi alla scoperta del territorio;
    • teli laterali comprensivi di porta e accessori che andranno a completare la struttura di copertura già acquistata in precedenza e n. 3 kit con tavolo e panche, che avranno un utilizzo versatile a seconda delle necessità dei cittadini;
    • n. 1 palco modulare delle dimensioni mt. 6×8 realizzato con struttura in acciaio zincato, parapetti, pavimento in legno ignifugo e una scala di accesso in ferro zincato;

    • n. 1 una tensostruttura, a copertura e completamento del palco modulare già acquistato, delle dimensioni di mt 8×5 circa realizzata in ferro zincato con n. 1 gazebo, copertura in pvc di colore bianco ignifugo e telo laterale mt 8 h 3,55;

    • n. 1 monitor interattivo touch screen 65”, completo di sistema operativo Android, con relativo piedistallo per l’installazione, consegnato ai ragazzi della Scuola secondaria di secondo grado di Vallo di Nera.
  7. Costi: 28.000 €
  8. Cosa abbiamo imparato:

    Gli obiettivi prefigurati sono stati ampiamente raggiunti, dal momento che è stato possibile:

    • Rispondere alle esigenze della popolazione.
    • Incrementare le occasioni di partecipazione attiva.
    • Aumentare il benessere sociale.
    • Favorire l’aggregazione delle fasce più deboli e gli scambi tra giovani e anziani, l’inclusione sociale, anche attraverso l’utilizzo delle nuove tecnologie.
    • Dare alla Comunità la possibilità di fruire di maggiori spazi di condivisione e aggregazione, nonché di disporre di attrezzature tecnologiche, con il risultato di essere ancora più coesa e resiliente, anche di fronte a possibili avversità quali quelle già vissute nel 2016 a seguito del sisma.
  9. Fonte:

    https://www.comitatosismacentroitalia.org/progetti/comune-di-vallo-di-nera/

Chiara Capannolo
Chiara Capannolo