Progetti per la ricostruzione sociale

La scheda descrive le attività che i diversi enti hanno organizzato per favorire la partecipazione della comunità, come queste sono state sviluppate, organizzate e condivise, con l'obiettivo di rilanciare la coesione sociale nei territori colpiti dal sisma.

Fase: Post emergenza
Settori: Altri servizi sociali
Tipo di rischio: Sismico
Ambito: Servizi Alla Persona

Raccomandazione

Nell’ambito dei progetti per la coesione sociale, si raccomandano una serie di azioni mirate all’attenuazione delle fratture che si sono create all’interno della comunità a causa del sisma e della pandemia, per permettere alla popolazione di usufruire dei servizi sociali, dando maggiore ascolto ai bisogni del territorio. Tali azioni si possono sintetizzare in:

  • Promozione di nuove attività ed iniziative che coinvolgano tutte le categorie sociali.
  • Coinvolgimento dei soggetti interessati in maniera attiva, fin dalla programmazione degli interventi, al fine di garantire un’offerta di servizi che possa raggiungere e soddisfare i bisogni di più persone possibili.
  • Sostegno da parte degli Enti e valorizzazione dello sviluppo di attività e progetti, al fine di confermare l’importanza della coesione sociale come fattore di inclusione, integrazione e sicurezza, per migliorare le condizioni di benessere delle comunità locali, recuperare le situazioni di marginalità, favorendo progetti di reinserimento per i soggetti che lo richiedano.
  • Realizzazione di progetti unitari con obiettivi comuni quali:
    • Il sostegno alla popolazione;
    • Il rilancio economico, la lotta allo spopolamento dei centri e lo sviluppo del turismo;
    • L’aggregazione sociale e lo sviluppo del senso di comunità;
    • La collaborazione fra enti, istituzioni, associazioni, volontari;
    • Lo sviluppo del turismo;
    • La riappropriazione e la valorizzazione dei luoghi;
    • La promozione di politiche inclusive.
  • Incentivazione dei partenariati per la creazione di una rete che si occupi della gestione di tutti gli aspetti legati alle attività progettate.
Errori da non commettere

Nella considerazione che le esperienze sono intervenute sulle seguenti condizioni sociali acuite dalla pandemia:

  • Il senso di insicurezza della popolazione delle zone interessate dal terremoto e la conseguente frammentazione delle comunità locali.
  • La perdita dei riferimenti quotidiani, quali casa, scuola, spazi aggregativi.
  • La mancanza di progetti in grado di creare un senso di appartenenza e di comunità.
  • Il progressivo spopolamento dei paesi.
  • La difficoltà delle politiche sociali nel creare interventi unitari con un disegno strategico.

Tra gli errori da non commettere, possono essere annoverati i seguenti:

  • Affrontare la costruzione dei progetti senza riferirsi ad un approccio integrato.
  • Non valorizzare le reti fra enti, istituzioni, associazioni e imprese e i relativi partenariati.
  • Costruire progetti non inclusivi e che non valorizzano il senso di appartenenza e di comunità.
  • Costruire progetti che non tengono adeguatamente conto delle componenti e delle opportunità locali e che non perseguano l’equilibrio di tali componenti con quelle territoriali.
  • Costruire e realizzare i progetti tempestivamente e con riferimento alle condizioni socio-economiche effettive dei territori colpiti.
  • Non tener conto delle condizioni psicologiche dei cittadini.
Criticità

Dalle diverse esperienze di possono estrapolare le seguenti condizioni e requisiti che potrebbero determinare criticità:

  • La disponibilità di luoghi e attrezzature idonei per l’erogazione dei servizi previsti dal progetto.
  • La disponibilità di risorse umane adeguatamente formate per l’erogazione dei servizi durante fasi molto specifiche come quella del post-emergenza.
  • La disponibilità di risorse umane adeguatamente formate sulle tematiche progettuali.
  • La chiusura e ostilità dell’individuo nei confronti delle interazioni.
Misure di successo

Sottolineato che un ente che offre un numero di servizi adeguati (attività più efficaci e aderenti alle reali esigenze della popolazione nel post-disastro) crea le condizioni per migliorare la qualità della vita e pertanto favorisce la lotta allo spopolamento, le misure di successo che può adottare si possono sintetizzare in:

  • Realizzazione di attività formative quali corsi, workshop, laboratori volti a rilanciare l’artigianato, con particolare riferimento al recupero e alla valorizzazione dei mestieri tradizionali del territorio.
  • Attivazione di servizi per il tempo libero per bambini e ragazzi, attraverso spazi destinati sia a alla condivisione della memoria in cui anziani e giovani si ritrovano dopo la scuola, garantendo una rete di sostegno alle famiglie che altrimenti dovrebbero spostarsi verso cittadine più fornite di servizi.
  • Interventi a sostegno dei ragazzi e delle attività scolastiche, attraverso il ricorso ad educatori di sostegno.
  • Inserimento di mediatori linguistici per favorire l’integrazione nella comunità di ragazzi immigrati.
  • Erogazione di sostegni economici alle famiglie bisognose per favorire la frequenza dei ragazzi ad attività sportive.
  • Attivazione di servizi di trasporto sociale per anziani.
  • Organizzazione di punti informativi turistici, che organizzano attività guidate all’interno dei centri, al fine di promuovere, insieme al turismo, la cultura, la storia, ma anche le eccellenze enogastronomiche tipiche dei territori.
  • Creazione di reti di associazioni per la realizzazione di progetti ampi e unitari.

Tali misure di successo possono essere valutate con il seguente set di indicatori di risultato:

  • Numero di cittadini raggiunti dal servizio / Numero cittadini totali (eventualmente articolato su una specifica classe di età)
  • Spesa sostenuta per l’attuazione del progetto / Numero di cittadini raggiunti dal servizio
  • Numero di attività formative implementate / Numero di cittadini a cui sono dedicate le attività formative
  • Km dei trasporti effettuati / Numero dei cittadini coinvolti nel trasporto
  • Numero di addetti coinvolti nel progetto / Numero di addetti complessivi del Comune
  • Numero di unità locali coinvolte nel progetto / Numero di unità locali complessive del Comune

In pratica

  1. Ultimo aggiornamento: 19 giugno 2020
  2. Obiettivo:

    Il progetto FO.R.T.E (Formula di Rigenerazione Territoriale ed Economica) è stato formulato per garantire la più vasta aderenza possibile sia alle attese interne al territorio (crescita economica nel contesto di uno sviluppo culturale e creazione di nuove opportunità professionali e occupazionali) che a quelle esterne ad esso (target di fruitori di nuove tipologie di prodotti culturali e manifatturieri connotati da grande tipicità). Il progetto ha due principali obiettivi che coinvolgono attivamente la popolazione locale a livello di fornitura di servizi, di senso di appartenenza territoriale e di scelte professionali ed operative in ambito locale.

    Il primo obiettivo concerne la realizzazione di attività formative.

    Il secondo obiettivo si propone di offrire servizi per il tempo libero per bambini e ragazzi, e di garantire spazi destinati alla condivisione della memoria in cui anziani e giovani si ritrovano dopo la scuola, garantendo una rete di sostegno alle famiglie che altrimenti dovrebbero spostarsi verso cittadine più fornite di servizi.

  3. Ente: Comune di Force
  4. Tipo di Disastro: SISMA
  5. Anno: 2016/2017
  6. Descrizione:

    Il progetto FO.R.T.E. prevede:

    • L’organizzazione di corsi, workshop, laboratori volti a rilanciare l’artigianato, con particolare riferimento al recupero e alla valorizzazione dei mestieri tradizionali del territorio promuovendo nuove possibilità lavorative imprenditoriali offerte dall’incontro tra digitale e tradizione artigianale.
    • La riscoperta, soprattutto da parte dei giovani, di “nuovi” mestieri che nascono e vivono solo grazie a piccole realtà e che rischiano di scomparire per la mancanza di ricambio generazionale e, dunque creare nuova occupazione, sia in termini di incremento dell’esistente, attivando la staffetta anziani/giovani, sia offrendo l’opportunità di utilizzare strumenti e conoscenze per la creazione di microimprese.
    • La realizzazione di attività riguardanti l’orientamento, la formazione, il work experience, misure di accompagnamento per la sostenibilità di impresa ed attività di diffusione e realizzazione di eventi e creazione di reti.
    • La diffusione dei prodotti e delle competenze territoriali attraverso l’educazione all’uso del web e dei social media.
    • La promozione dell’insegnamento della lingua inglese per l’economia e il commercio nonché le tecniche fondamentali del marketing e advertising.
    • La creazione di un centro di aggregazione come contenitore di attività educative dei bambini e dei ragazzi del luogo, in cui integrare i processi educativi già avviati da famiglia e scuola, con particolare attenzione anche a supporto didattico, e all’extrascuola con attività laboratoriali di vario tipo, incentrate sulle caratteristiche e ricchezze proprie del territorio e del paese stesso. Nello specifico, è stato realizzato il Polo Culturale Betulla, che ha svolto le attività da ottobre 2019 a febbraio 2020, ed è stato attivato un servizio pomeridiano di aiuto compiti e attività ludico ricreative per bambini offrendo, inoltre, diverse tipologie di laboratori per ogni giorno della settimana. In questo modo è stato possibile intercettare anche le esigenze di chi non era interessato allo svolgimento dei compiti, ma desiderava esclusivamente un’attività ricreativa per i propri figli.

    Durante la pausa operativa forzata del lockdown si è lavorato a due progetti che interessano tematiche integrate connesse agli effetti del sisma e della pandemia:

    • Il primo promuove il potenziamento delle politiche culturali e sociali del territorio di appartenenza tramite varie e innovative iniziative. Il progetto, che ha tra gli obiettivi la promozione turistica del territorio, prevede la realizzazione di attività ricreative che abbiano come finalità la conoscenza del territorio e delle sue tradizioni.
    • Il secondo progetto riguarda invece la realizzazione di corsi di formazione sull’artigianato in particolare sul design del rame rivolti alle scuole di istruzione superiore e agli adulti interessati ad intraprendere un percorso di formazione artigianale.

    Infine, il progetto FO.R.T.E. è stato presentato al Festival della partecipazione svolto a L’Aquila ed ora si sta valutando la possibilità di una collaborazione tra diverse associazioni interessate per l’avvio di un progetto che riguarda la rivalutazione delle zone interne dell’Appennino.

  7. Costi: 35.000€
  8. Criticità:

    Tra le criticità riscontrabili, vi sono:

    • La disponibilità di luoghi e attrezzature idonei per l’erogazione dei servizi previsti dal progetto.
    • La disponibilità di risorse umane adeguatamente formate per l’erogazione dei servizi durante fasi molto specifiche come quella del post-emergenza.
    • La disponibilità di risorse umane adeguatamente formate sulle tematiche progettuali.
  9. Cosa abbiamo imparato:

    Dalla realizzazione del progetto FO.R.T.E. si può desumere che anche in fasi molto particolare come quelle del post-emergenza, è possibile:

    • Organizzare attività formative orientate al rilancio socio-economico e in particolare dell’artigianato.
    • Innescare processi di valorizzazione dei mestieri tradizionali.
    • Attivare azioni di supporto per la creazione di imprese e di loro reti.
    • Valorizzare le competenze territoriali.
    • Intraprendere azioni di aggregazione sociale orientate alla diverse fasce di età, dai bambini agli anziani.
    • Utilizzare le azioni progettuali inizialmente definite per rispondere al sisma anche per altri catastrofi come la pandemia.
    • Innescare processi di collaborazione tra associazioni e organizzazioni territoriali.
  10. Fonte:

    https://www.comitatosismacentroitalia.org/progetti/comune-di-force/

  1. Ultimo aggiornamento: 31 gennaio 2020
  2. Obiettivo:

    Obiettivo del progetto è quello di rispondere alla molteplicità dei bisogni emersi della cittadinanza, migliorare la coesione sociale, l’integrazione, i rapporti sociali e la qualità della vita attraverso la predisposizione di una serie di attività che l’amministrazione ha potuto attuare grazie alle risorse finanziarie messe a disposizione dal Comitato Sisma Centro Italia.

  3. Ente: Comune di Pizzoli
  4. Tipo di Disastro: SISMA
  5. Anno: 2016/2017
  6. Descrizione:

    Il progetto prevede azioni dirette verso i ragazzi, azioni dirette verso l’insieme della collettività e azioni a sostegno di una migliore qualità della vita delle persone anziane.

    Fra gli interventi a sostegno dei ragazzi e delle attività scolastiche il progetto prevede:

    • Il ricorso a due educatori di sostegno per far fronte alle criticità delle classi più difficili.
    • L’inserimento di due mediatori linguistici, a seguito dell’individuazione dei ceppi prevalenti, per favorire l’integrazione dei ragazzi immigrati, con particolare attenzione ai bambini e ai ragazzi che sono stati collocati nelle classi nel corso dell’anno scolastico, per effetto dei ricongiungimenti familiari.
    • L’erogazione di sostegni economici per la frequenza di attività sportive da parte di bambine e bambini con famiglie in difficoltà economiche.

    Fra gli interventi a tutela delle persone anziane il progetto prevede:

    • La valorizzazione delle attività già svolte dai 3 Centri sociali comunali.
    • L’attivazione del servizio di trasporto sociale tre giorni la settimana, per l’intera durata del progetto, con l’automobile del Comune e un accompagnatore.

  7. Numero di beneficiari: 4.331
  8. Costi: 34.000€
  9. Cosa abbiamo imparato:

    A valle del progetto, a seguito delle tante risposte positive ricevute nei vari ambiti di intervento, abbiamo imparato che è possibile:

    • Creare una rete di collaborazione fra i tanti attori in gioco nel progetto (Istituto Comprensivo Don Milani di Pizzoli, dimostratasi fondamentale per la buona riuscita dello stesso.
    • Proseguire con lo svolgimento delle attività di progetto anche una volta che quest’ultimo giunge a conclusione, grazie all’impegno dei volontari che si sono messi a disposizione dell’intera comunità. Nello specifico: le due educatrici hanno continuato le attività di sostegno alla didattica finalizzate al recupero dell’apprendimento di alunni in difficoltà della scuola secondaria di primo grado ed il servizio di trasporto sociale continua grazie alla disponibilità dei volontari.
    • Stimolare la curiosità dei ragazzi anche in una situazione delicata come il post-sisma, attraverso l’interazione creatasi con le attività svolte.
  10. Fonte:

    https://www.comitatosismacentroitalia.org/progetti/comune-di-pizzoli/

  1. Ultimo aggiornamento: 21 novembre 2020
  2. Obiettivo:

    L’obiettivo principale del progetto è quello di creare un “incubatore” di idee e attività sociali e culturali che svolga un ruolo di fucina e stimolo per i ragazzi del territorio. E’ necessario potenziare e innovare le attività del Centro di Aggregazione Giovanile che così riuscirà a rispondere a molte delle esigenze che sono emerse nel corso degli incontri informali con i giovani del territorio e dare ulteriore impulso alle nascita di nuove attività e realtà sociali.

    Con il finanziamento del Comitato Sisma Centro Italia, si vuole realizzare uno spazio dove i giovani non possano solo incontrarsi ma anche fare le cose che piacciono e per le quali è necessario uno spazio ben definito ed attrezzato (sala prove, attrezzature e strumenti informatici per pre e post produzione di video). Si intende promuovere il protagonismo giovanile cercando di cogliere tendenze, bisogni ed esigenze espressive dei giovani definendo con loro le attività strutturate da portare avanti dentro il centro;

    Fra le altre cose, l’Associazione desidera promuovere la motivazione allo studio utilizzando le alleanze tra coetanei per supportare chi vive qualche momento di difficoltà scolastica ed attivare momenti di sostegno e supporto allo studio con l’ausilio di personale idoneo per chi ne avverte la necessità; stimolare nei ragazzi il desiderio di organizzare all’interno del centro attività, piccoli eventi, feste, laboratori da portare avanti anche in autonomia consentendo l’utilizzo degli spazi sotto forma di autogestione.

     

  3. Ente: Comune di Isola del Gran Sasso - Associazione le Tre Porte
  4. Tipo di Disastro: SISMA
  5. Anno: 2016/2017
  6. Descrizione:

    Il progetto dell’Associazione, fra le tante attività organizzate, prevede:

    • La sperimentazione della “Banca del tempo”, una modalità nuova per donare il proprio tempo libero e ricevere in caso di bisogno servizi da parte di altre persone aderenti all’iniziativa. Per i ragazzi rappresenta una nuova esperienza di volontariato alla pari: ognuno offre le sue competenze e il suo tempo per aiutare un coetaneo o concittadino a risolvere un problema o portare a termine un’attività.
    • Apertura della sala prove: il territorio di Isola del Gran Sasso è ricco di band giovanili che hanno difficoltà ad ottenere un locale dove poter incontrarsi e svolgere le prove. Si vuole realizzare una sala prove musicale per la quale è già avviata una parziale raccolta fondi e di finanziamento. Con questo finanziamento da parte del Comitato si va a completare il percorso avviato due anni fa dall’Associazione. E’ stato individuato il locale, che necessita di piccoli interventi di manutenzione.
    • L’organizzazione di una serie di incontri e corsi per aumentare le potenzialità e le competenze dei ragazzi: corsi di lingua inglese e di informatica, oltre a tematiche più specifiche come cinema, fumetto, fotografia e laboratori di teatro, questi ultimi sia sul piano teorico sia su quello pratico. Le tipologie e argomenti dei corsi sono stati organizzati anche in funzione di esigenze emergenti durante lo sviluppo del progetto. 

    A seguito dell’emergenza pandemica e rispettando le nuove norme di distanziamento e capienza, le attività progettate dall’Associazione sono state rimodulate in funzione della situazione di emergenza nazionale, ed alcune voci del progetto sono state riformulate.

    • E’ stato riaperto il centro di aggregazione per permettere a coloro che dovevano preparare gli esami di avere un posto sicuro dove poter studiare.
    • E’ stato organizzato il Nerd Summer Camp: un campo estivo rivolto a bambini e ragazzi dagli 8 ai 14 anni che si è svolto in due settimane proponendo corsi di cinema e di fumetto, uscite in natura e corsi sportivi tenuti da esperti. I due appuntamenti, della durata di una settimana ciascuna, hanno visto la partecipazione di 30 ragazzi e ragazze, il numero massimo ammesso dalle norme anti Covid-19.

    • E’ stato organizzato il punto informativo turistico, aperto sette giorni su sette, sia di mattina che di pomeriggio. Nella stessa ottica, sono state due le giornate rivolte ai turisti ideate dall’Associazione: unendo enogastronomia, cultura e storia, i partecipanti sono stati guidati in una completa visita del borgo di Isola del Gran Sasso (prima data) e della abbazia di San Giovanni ad Insulam (seconda data), il tutto accompagnato poi dalla scoperta di eccellenze del luogo (olio, pane, formaggi, insaccati, birra artigianale) e buona musica, con le band del territorio.
    • Nel campo della musica, dal mese di Gennaio è stata avviata una collaborazione con il progetto “Radici” organizzando un corso di chitarra e canto popolare, indirizzato sia ai ragazzi che ai genitori, ospitando gli incontri presso i locali della Sala Prove. Il progetto multidisciplinare “RAdiCI” incrementa l’offerta educativa e culturale in 17 Comuni d’Abruzzo colpiti dal sisma: una trama di percorsi ed opportunità per bambine e bambini, ragazze e ragazzi, e famiglie.
    • Per quanto riguarda il sociale, insieme ad alcune associazioni del territorio è nata una rete di volontariato, chiamata “IsolAmici PaccoCondiviso” il cui obiettivo è quello di sostenere le famiglie in difficoltà tramite la consegna del “pacco condiviso”, una versione locale della raccolta alimentare che attualmente vede la partecipazione di circa 40 volontari che si occupano di coordinare i punti raccolta e consegnare alle famiglie bisognose i prodotti alimentari.
  7. Numero di persone coinvolte:
  8. Costi: 28.000€
  9. Criticità:

    Costretti dall’emergenza Covid-19, i membri del direttivo dell’Ass.ne di promozione sociale “Le Tre Porte” hanno dovuto riorganizzare le ultime iniziative già programmate per tutto il 2020.

    Fra le criticità che l’Associazione che si è trovata ad affrontare durante il progetto evidenziamo:

    • La chiusura del centro di aggregazione giovanile dovuta al lockdown nazionale.
    • Le nuove esigenze createsi sul territorio, in special modo per quanto riguarda l’organizzazione di attività riguardanti l’aggregazione giovanile e di eventi di interesse sociale, culturale e turistico messi in difficoltà dall’emergenza sanitaria, che hanno portato ad una rimodulazione delle attività progettate.

     

  10. Cosa abbiamo imparato:

    Il progetto ha raggiunto i suoi obiettivi primari e secondari per cui era stato pensato e implementato:

    • Ha stimolato l’avvio di nuove attività e iniziative sul territorio, promuovendo ed ospitando eventi sia nelle sale interne che nel giardino ristrutturato.
    • L’associazione ha avviato diversi progetti in collaborazione con altre realtà del territorio, dando nuovo impulso ad iniziative che hanno coinvolto diverse associazioni e creato una rete di solidarietà e aiuto.
    • Le attività svolte nel centro di aggregazione sono state potenziate con la realizzazione di molti eventi destinati sia ai ragazzi che agli adulti.
    • L’avvio della sala prove musicale ha stimolato, attraverso la musica, la partecipazione e l’aggregazione di giovani e meno giovani. Questo target si è concretizzato con la nascita di una sezione speciale dell’associazione che si dedicherà esclusivamente alla musica, in tutti i suoi aspetti, con la partecipazione di nuovi volontari che gestiranno in autonomia la sala prove. 
    • Sono ad oggi assistite oltre 30 famiglie che ricevono mensilmente un pacco contenente beni di prima necessità, nell’ambito dell’iniziativa “IsolAmici PaccoCondiviso”.
    • Il Centro di Aggregazione ad oggi ha aree idonee e strutture adatte per l’organizzazione di eventi ed incontri.

    L’associazione i è diventata sempre di più un punto di riferimento sul territorio ed ha potenziato le proprie attività, migliorando i servizi e ponendo le basi per nuove attività future. Il contributo dei fondi da parte del Comitato Sisma Centro Italia è stato fondamentale per ripartire dopo l’emergenza sisma e ha permesso di ricominciare a ricostruire il tessuto sociale e culturale di Isola del Gran Sasso.

  11. Fonte:

    https://www.comitatosismacentroitalia.org/progetti/associazione-le-tre-porte/

  1. Ultimo aggiornamento: 27 giugno 2020
  2. Obiettivo:

    Il Comune di Montefranco intende realizzare iniziative che coinvolgano le popolazioni colpite dal terremoto, attraverso lo svolgimento di attività che trovano nel ritorno alla tradizione il loro lato più innovativo. Momenti di svago ma soprattutto di aggregazione sono quelli di cui determinate comunità necessitano per facilitare un processo di conservazione del territorio in cui gli abitanti siano i primi protagonisti.

    Si vuole vivificare e vivacizzare il borgo cercando  di contrastare efficacemente il fenomeno dell’isolamento e dello spopolamento. Riscoprire la socialità attraverso la ricerca del benessere e sviluppare il turismo sostenibile.

  3. Ente: Comune di Montefranco
  4. Tipo di Disastro: SISMA
  5. Anno: 2016/2017
  6. Descrizione:

    In generale, con il progetto, l’Amministrazione ha rivolto l’attenzione al benessere psico-fisico della popolazione, attraverso servizi di sostegno, consulenza, prevenzione, riabilitazione, intervento, diagnosi e cura offerti a livello individuale, di coppia, familiare e di gruppo; a bambini, adolescenti, adulti.

    Il progetto nello specifico prevede inoltre varie attività a sostegno della popolazione:

    • I percorsi di “arte-terapia”, in particolare quelli per i bambini con disabilità, che perseguono fini sia didattici che ricreativi, integrando il lavoro della scuola, e che stimolano il bambino disabile all’apprendimento. Il lavoro si svolge in un contesto che sviluppa attività ricreativo/didattiche come il canto, il teatro, la musica coinvolgendo anche bambini normodotati e incentivando nel disabile la propensione all’acquisizione di nuove competenze.
    • Il progetto “Sinergie con il mondo”, attuato a seguito del lockdown, come attività tesa non solo a superare l’isolamento del territorio, ma anche all’apertura di quest’ultimo a nuove dimensioni e prospettive, per favorire dei presupposti concreti per lo sviluppo economico nell’ambito turistico e della valorizzazione dei prodotti alimentari tipici. La necessità di respirare un’aria meno ristretta e di aprirsi al mondo è particolarmente sentita dalla popolazione giovanile. L’intento è quello di realizzare un canale permanente di scambio con i Paesi dell’America Latina e di fare di Montefranco un punto di riferimento costante per particolari eventi per i residenti in Italia provenienti da quei territori.
    • Attività rivolte alle persone extra-comunitarie, che offrono un percorso di interscambio culturale e abbattimento delle barriere culturali attraverso la conoscenza reciproca.
    • Il progetto “Montefranco Cardioprotetto”, per dotare l’Amministrazione di n.3 defibrillatori dislocati sia nella zona a valle sia sul paese, in luoghi di gande affluenza. Si prevede inoltre l’organizzazione di due corsi di BLSD (Basic Life Support and Defibrillation – Supporto di Base delle Funzioni Vitali e Defibrillazione) adulto-bambino per la rianimazione cardiopolmonare.
  7. Costi: 30.000€
  8. Criticità:

    Fra le criticità che l’Amministrazione ha dovuto affrontare si evidenziano in particolar modo quelle di carattere emergenziale sia criticità di tipo economico:

    • Le restrizioni che l’emergenza coronavirus ha comportato con il lockdown, il distanziamento sociale e la chiusura della scuola hanno richiesto un adattamento improvviso delle modalità attuative del progetto medesimo, adeguandolo alle necessità del particolare momento storico. La situazione emergenziale da una parte ha imposto forme alternative che consentissero di non disperdere il lavoro già fatto e dall’altra ha richiesto risposte adeguate ad una situazione del tutto nuova che ha provocato anche disorientamento e disagio psicologico.
    • In ambito economico, l’acquisto di un maggior numero di defibrillatori e la realizzazione di un maggior numero di corsi rispetto a quelli preventivati a inizio progetto, ha richiesto una spesa superiore per questa specifica voce dal progetto ma completamente compensata con la contestuale compressione di altre spese approvate per ulteriori iniziative del progetto medesimo.
  9. Cosa abbiamo imparato:

    A conclusione del progetto, pienamente realizzato con le modalità previste, sono molteplici i risultati raggiunti:

    • Si è concretizzato il coinvolgimento non solo dell’ampia schiera dei partner ma anche della popolazione, trovando inoltre ampio risalto nei mass media.
    • Il progetto nel complesso ha creato le condizioni perché i suoi effetti possano essere duraturi nel tempo.
    • Le diverse iniziative del progetto “Sinergie con il mondo” hanno coinvolto la popolazione, interessandola a nuove problematiche, facendogli acquisire nuove competenze, consentendogli di aprirsi “al mondo”, anche internazionale, invece che racchiudersi in se stessa, in particolar modo a seguito del lockdown. Da quest’ultima iniziativa sono scaturite attività di carattere promozionale ed economico tra i territori coinvolti del cratere sismico e l’Ecuador. E’ stato inoltre organizzato il corso di spagnolo con un insegnate madrelingua a cui hanno partecipato anche alcuni dipendenti del Comune e alcuni abitanti chiamati poi direttamente a gestire i rapporti con le rappresentanze straniere.
    • Sono stati organizzati un corso di lingua inglese e un corso di informatica teso soprattutto ad abilitare, anche i meno giovani, all’utilizzo dei social.
  10. Fonte:

    https://www.comitatosismacentroitalia.org/progetti/comune-di-montefranco/

  1. Ultimo aggiornamento: 21 maggio 2020
  2. Obiettivo:

    L’obiettivo principale del Progetto proposto dal Comune di Arrone è quello di svolgere una funzione di socializzazione e di valorizzazione del territorio.

    Le molteplici attività svolte all’interno dei borghi, andranno a migliorarne la vivibilità, contribuendo a contrastare il decadimento e l’abbandono del paese. Riscoprire la socialità attraverso la ricerca del benessere e sviluppare il turismo sostenibile, al fine di fornire un contributo significativo per aumentare l’interesse nei confronti dell’area e contrastarne lo spopolamento.

  3. Ente: Comune di Arrone
  4. Tipo di Disastro: SISMA
  5. Anno: 2016/2017
  6. Descrizione:

    Il progetto “Vivere i Borghi della Valnerina” prevede diverse attività, fra cui:

    • La formazione di figure professionali di “educatore – animatore” attraverso un percorso formativo che sviluppa le competenze necessarie per svolgere l’attività, in particolare per gestire la relazione con bambini, ragazzi e con le rispettive famiglie e nello stesso tempo progettare e realizzare interventi di animazione ludico-ricreativa. Il progetto mira a migliorare le capacità di socializzazione, favorire l’acquisizione di competenze espressivo‐estetiche e fornire elementi utili alla diagnosi del disagio fisico, psicologico e sociale nonché alla loro prevenzione.
    • L’organizzazione di un laboratorio creativo di “arte-terapia”, destinato a bambini e ragazzi denominato “CURòMI” , volto al potenziamento delle autonomie sociali, dell’autostima e della fiducia. I percorsi di “arte-terapia”, in particolare quelli per i bambini con disabilità, perseguono fini ricreativi e didattici, creando opportunità per divertirsi insieme ai bambini della loro età.
    • La valorizzazione e la tutela degli antichi mestieri, attraverso il coinvolgimento attivo degli anziani, con l’obiettivo di individuare i mestieri che possiedono ancora un valore economico e di analizzare le criticità che hanno determinato la scomparsa di alcuni di essi ed i fattori di forza che hanno invece consentito ad altri di conservare il loro valore economico. Il progetto prevede anche la realizzazione di una mostra sugli antichi mestieri per documentare usi, costumi e saperi.
    •  Il progetto “Raccontami la tua storia“, nato dall’esigenza di andare incontro ai bisogni e alle difficoltà dei soggetti della terza età ma anche dall’esigenza di riscoprire le loro potenzialità, far riemergere le loro conoscenze e riscoprire l’importanza del tramandare antiche tradizioni. 
    • Il progetto “Arrone borgo cardio protetto” con l’obiettivo di realizzare eventi volti ad informare le diverse fasce della popolazione circa la rilevanza dell’arresto cardiaco improvviso e l’importanza di conoscere e saper eseguire le manovre di rianimazione.  Il progetto prevede la realizzazione di due o più corsi di esecutore BLSD adulto- bambino per la rianimazione cardiopolmonare, ed è prevista l’installazione di tre defibrillatori semi automatici, in punti sensibili del Comune, uno dei quali verrà messo a disposizione dell’Istituto Comprensivo G.Fanciulli.
    • Il progetto “RICICL’ARTE”, un laboratorio di riciclo creativo con l’obiettivo di sollecitare l’attenzione sul problema dell’inquinamento e della gestione dei rifiuti. Nell’ambito del progetto è stato attivato un laboratorio di produzione, sperimentazione e creazione di manufatti ottenuti con materiale riciclato come carta, cartone, alluminio, plastica, tetrapak, colori acrilici, filati e tanto altro ancora. L’obiettivo è quello di stimolare la curiosità degli adulti ed anziani, alla creazione manuale di piccoli oggetti artistici e decorativi e contemporaneamente farli riflettere sull’ importanza di conoscere e riconoscere i diversi materiali e comprendere che non diventano inutili, ma possono avere una vita nuova, nell’ottica dell’economia circolare.
    • La realizzazione di un workshop di specializzazione fotografica tenuto da fotografi abilitati e di alto livello nazionale che fornisca ai giovani la preparazione necessaria per valorizzare gli aspetti peculiari del territorio e documentare un’opportunità di sviluppo.
  7. Costi: 30.000 €
  8. Cosa abbiamo imparato:

    A valle di tutte le attività messe in atto nell’ambito del progetto, si può desumere che:

    • Le iniziative del progetto “Arrone borgo cardio protetto” hanno coinvolto largamente la popolazione che ha mostrato un corposo interesse chiedendo con forza di proseguire in tale direzione. Arrone è diventato, con il progetto finanziato dal Comitato Sisma Centro Italia, il centro vitale dell’intero territorio provinciale per la sensibilizzazione, specificatamente rivolta ai giovani, rispetto alla tematica.
    • I progetti che funzionano, vengono portati avanti anche in situazioni difficili quali la pandemia, come ad esempio il progetto “Raccontami la tua storia”, proseguito on line a causa del Covid-1. Questa attività all’interno del progetto ha registrato un interesse e una partecipazione inaspettata tanto da dover essere stata replicata. Gli anziani sono stati messi nella condizione di potersi sentire a proprio agio e raccontare il proprio vissuto, di esprimere pensieri ed emozioni in modo interattivo, in un rapporto di fiducia tra anziani e operatori. Le attività artistiche, come pittura, musica e teatro, si sono svolte nel paese, al fine di recuperare le suggestioni a cui gli anziani sono legati. La modalità on line con cui si è assicurata l’assistenza psicologica invece ha rappresentato una straordinaria occasione per far acquisire loro dimestichezza con le moderne tecnologie e per cimentarsi in esperienza del tutto nuove e coinvolgenti. Acquisizioni ed esperienze che rimarranno come acquisite contribuendo anche nel tempo a combattere il senso di solitudine che spesso accompagna queste persone.

     

  9. Fonte:

    https://www.comitatosismacentroitalia.org/progetti/comune-di-arrone/

  1. Ultimo aggiornamento: 14 luglio 2020
  2. Obiettivo:

    Il Progetto dell’Associazione di articola principalmente in tre linee di sviluppo: il sociale, l’aggregazione e la partecipazione. 

    • Obiettivo della prima linea, quella del sociale, è quello di sostenere le fasce più deboli della popolazione e le categorie più svantaggiate nella realizzazione delle normali attività quotidiane che in seguito al sisma non sono più in grado di svolgere, sia perché sono stati costretti a cambiare abitazione, sia perché la rete sociale si è allentata modificando radicalmente l’assetto demografico del territorio.
    • Il secondo obiettivo è quello di stimolare la popolazione che attualmente vive nel territorio di Campotosto, richiamando anche chi è stato costretto ad allontanarsi, a vivere attivamente il proprio territorio partecipando a iniziative di interesse collettivo e proponendo delle attività per favorire il benessere della comunità.
    • Per quanto riguarda la terza linea su cui si sviluppa il progetto, quella dell’aggregazione, lo scopo è stato quello di organizzare delle iniziative per il territorio finalizzate a stimolare l’aggregazione e la coesione sociale dei residenti, delle persone che vivono nei comuni limitrofi e di coloro che hanno radici sul territorio interessato. L’obiettivo è creare un ponte tra il passato e il futuro, recuperando le tradizioni locali valorizzandole e rendendole attuali e fruibili.
  3. Ente: Associazione Radici Pojane - Campotosto
  4. Tipo di Disastro: SISMA
  5. Anno: 2016/2017
  6. Descrizione:
    • Sulla tematica sociale, ad oggi le persone hanno difficoltà a individuare e raggiungere i punti di riferimento della quotidianità (presidio medico, supermercati e negozi, farmacie, ospedali, ufficio postale, banche, uffici pubblici per la ricostruzione, luoghi di cura della persona, etc). Per questo, a partire dal dicembre 2017, è stato attivato, a cura dell’Associazione 180amici L’Aquila, un servizio di trasporto sociale (navetta attiva due giorni a settimana, con orari e itinerari prestabiliti) e accompagnamento a chiamata che facilitasse le persone in difficoltà a muoversi all’interno del paese, tra una frazione e l’altra e verso il Capoluogo. Il progetto prevede, quindi, l’acquisto di un pulmino in modo che il servizio possa essere gestito autonomamente sul territorio, intensificato e plasmato ancora di più sulle necessità ed esigenze emergenti.

    Con il progetto inoltre, si è voluta stimolare la partecipazione attiva alla vita cittadina, creando dei momenti di confronto, dei tavoli di lavoro e delle assemblee pubbliche in cui cittadini, Associazioni e istituzioni locali potessero dialogare e progettare insieme il futuro del paese. Si sono attivati dei laboratori per coinvolgere la popolazione sul piano pratico in qualcosa di interessante, offrendo delle possibilità al momento inesistenti sul territorio comunale. Ascoltando i “desideri” dei cittadini, è quindi partito un laboratorio di ceramica e un corso di ginnastica.

    • Nell’ambito dell’asse dell’aggregazione il progetto si propone di far conoscere il territorio anche al di fuori dei propri confini favorendo anche il ritorno e la partecipazione di persone provenienti da altre province e regioni. Un aspetto fondamentale riguarda l’attivazione della popolazione locale che non sarà soltanto “beneficiaria” degli eventi ma anche promotrice attiva delle iniziative, sia nel recupero della memoria storica, sia nell’organizzazione operativa. Il progetto ha portato alla realizzazione di un’importante iniziativa tra Campotosto e la frazione di Poggio Cancelli: la Festa della Creatività con al suo interno la rievocazione storica della Sposa Pojana, che per un intero fine settimana ha attirato visitatori da tutti i territori limitrofi e oltre.

  7. Costi: 20.000 €
  8. Cosa abbiamo imparato:

    Grazie al progetto finanziato è stato possibile:

    • Creare una rete di prossimità a seguito del periodo di sperimentazione del servizio di trasporto sociale.  Il servizio permette ad oggi di aiutare le persone in difficoltà a muoversi dai paesi e le frazioni di Campotosto verso i servizi essenziali (farmacia, presidio sanitario, semplicemente negozi di alimentari) collocati a diversi chilometri di distanza. Il servizio è molto apprezzato soprattutto dalle persone anziane rimaste sul territorio spesso collocate in strutture abitative provvisorie, essendo le proprie abitazioni ancora inagibili.
    • Fornire occasioni di scambio e di confronto sia all’interno dell’Associazione sia tra l’associazione e la popolazione, che ha contribuito ed è stata resa protagonista nella realizzazione delle attività per la comunità
    • Creare, grazie laboratori/corsi attivati, nuovi contatti proficui per il territorio e la cittadinanza, stimolo alla partecipazione attiva e al protagonismo, da mantenere all’interno della comunità anche a progetto concluso.

     

  9. Fonte:

    https://www.comitatosismacentroitalia.org/progetti/associazione-radici-pojane/

Chiara Capannolo
Chiara Capannolo