La fase di Emergenza degli edifici scolastici

La scheda descrive l'iter procedurale per la realizzazione dei progetti finalizzati alla ricostruzione delle scuole dei Comuni del Cratere, attuati in fase di emergenza grazie alle Ordinanze del Commissario Straordinario.

Fase: Emergenza
Settori: Scuola
Tipo di rischio: Sismico
Ambito: Servizi Alla Popolazione Scolastica
Codici SDG : 04-Quality education
Codici DAC-CRS : 11120-Education facilities and training, 11110-Education policy and administrative management, 43060-Disaster Risk Reduction, 73010-Immediate post-emergency reconstruction and rehabilitation

Raccomandazione

Nell’ambito dei progetti che riguardano la ricostruzione degli edifici scolastici a seguito degli eventi calamitosi, si raccomandano una serie di azioni mirate allo snellimento delle procedure di ricognizione e rilievo dei danni, e della successiva impostazione del progetto. Tali azioni si possono sintetizzare in:

  • Raccolta continua e precisa di tutte i dati e riguardanti gli edifici scolastici, in particolar modo degli interventi che vengono effettuati, e aggiornamento dei fascicoli dei fabbricati.
Errori da non commettere

Tra gli errori da non commettere, possono essere annoverati i seguenti:

  • Redazione delle schede Fast, con l’introduzione della doppia procedura e l’utilizzo di tecnici privati non addestrati, che non ha accelerato i tempi di sopralluogo ed ha determinato un aggravio di lavoro e dispendio di risorse.
Criticità

Dalle diverse esperienze si possono estrapolare le seguenti condizioni che potrebbero determinare criticità:

  • Assenza di fascicoli dei fabbricati dei principali edifici pubblici, fra cui le scuole.
  • Assenza di database digitali che contengano informazioni sulla cronologia degli interventi subiti dagli edifici, che rallentano e rendono poco verosimili le operazioni di analisi e valutazione degli esiti di agibilità.
  • Carenza di personale delle Amministrazioni locali che sappia gestire e programmare azioni volte alla salvaguardia del patrimonio edilizio scolastico in tempo di pace.
  • Lentezza dell’iter burocratico per la concessione del contributo e per l’ottenimento dei pareri di agibilità da parte dell’ANAC.
  • La mancanza nel territorio di strutture adeguate ad ospitare funzioni scolastiche, così come la mancanza di tempo per adeguare alcune di quelle che potevano presentare caratteristiche affini ad ospitarne, ha determinato il trasferimento dei ragazzi provenienti dalle sedi scolastiche inagibili, in altri plessi esistenti che, a loro volta hanno dovuto rimodulare i propri spazi e tempi, condividendoli con i nuovi compagni.
Misure di successo

Le misure di successo che può adottare si possono sintetizzare in:

  • Svolgimento dell’appalto integrato con progettazione esecutiva e realizzazione per snellire le procedure e per assicurare l’immediato avvio della costruzione degli edifici scolastici.
  • Progettare le nuove scuole con l’utilizzo della tecnologia a secco.

In pratica

  1. Ultimo aggiornamento: Aprile 2020
  2. Obiettivo:

    Il programma straordinario per la riapertura delle scuole per l’anno scolastico 2017-2018 si pone i seguenti obiettivi:

    • Ricostruzione degli edifici scolastici che, a causa dei danni subiti, non possono essere riparati.
    • Riparazione, con adeguamento sismico, degli edifici scolastici che hanno avuto un esito di agibilità “E”.
    • Affitto, montaggio e smontaggio di moduli scolastici provvisori per le scuole che verranno riparate, con adeguamento sismico, entro il settembre 2018.

    L’ordinanza n.14 del 16 gennaio 2017 si concentra sul primo caso, cioè sulla costruzione ex novo di edifici scolastici in sostituzione di quelli crollati o gravemente danneggiati. Ne sono stati individuati 21 la cui ricostruzione potrà avvenire anche sullo stesso sito.

  3. Ente: Comune di Loro Piceno
  4. Tipo di Disastro: SISMA
  5. Anno: 2016/2017
  6. Descrizione:

    Per la ricostruzione dei nuovi edifici scolastici è stata individuate la ricostruzione con tecnologia a secco, cioè con l’impiego di strutture lignee, acciaio, cassero a perdere, calcestruzzo prefabbricato. Per assicurare l’immediato avvio della costruzione degli edifici scolastici, l’attività di progettazione sarà articolata in elaborazione del progetto definitivo e elaborazione del progetto esecutivo, fino all’Ordinanza n.18 del 03 Aprile 2017, dove il livello a base di gara sarà il definitivo ed in gara sarà dato l’esecutivo e la realizzazione dell’intervento, attraverso l’appalto integrato. Sia la progettazione sia la verifica preventiva della progettazione saranno effettuate dal personale della Struttura commissariale centrale e degli Uffici speciali per la Ricostruzione in possesso dei requisiti professionali idonei. Il progetto della nuova scuola primaria “P. Santini” si configura all’interno del Programma straordinario per la riapertura delle scuole per l’anno scolastico 2017/2018, ed ha previsto la costruzione di un nuovo edificio scolastico definitivo, integrando inoltre le proposte migliorative offerte in sede di gara oltre ad alcune soluzioni progettuali atte ad ottimizzare alcuni aspetti del progetto.

    • Sistemazioni esterne: orti didattici, disposizione di filtri naturali miglioramento bioclimatico del complesso scolastico con la piantumazione di alberature autoctone, barriere acustiche esterne.
    • Ottimizzazione dei percorsi: realizzazione di una passerella esterna per accedere alla terrazza panoramica, allargamento dei marciapiedi per aumentare lo spazio di percorribilità pedonale, posizionamento di sedute, installazione di percorsi loges sia all’interno che all’esterno dell’edificio accompagnati da pannelli tattili per ipovedenti.
    • Sistemi esterni di protezione dall’irraggiamento solare: installazione di protezione schermante costituita da elementi metallici frangisole.
    • Ottimizzazione/implementazione degli spazi didattici: eliminazione, dal progetto iniziale, dei pilastri isolati andando a variare i fili strutturali e realizzazione di pareti mobili per permettere la diversificazione dell’utilizzo delle aule.
    • Miglioramento delle opere di finitura e rivestimenti: le scelte dei materiali per quanto riguarda le opere di finitura e rivestimenti sono state indirizzate alla diminuzione delle necessità manutentive dell’edificio e con esse i costi di gestione dell’opera.
    • Miglioramento del comfort acustico dell’opera.

     

  7. Numero di beneficiari: 115
  8. Costi: € 1.365.740,07
  9. Criticità:

    Le principali criticità riscontrate sono:

    • Sottodimensionamento delle Amministrazioni locali, che spesso vedono solo una figura tecnica assegnata a più funzioni e più comuni durante la settimana.
    • Impossibilità in tempo di pace di poter trovare risorse temporali ed economiche per fronteggiare eventuali e future emergenze.
    • Assenza di fascicoli dei fabbricati dei principali edifici pubblici.
    • Vetustà e non funzionalità alle nuove esigenze del patrimonio scolastico esistente, che prima era vero punto di riferimento e di attrazione per le singole comunità.
    • Carenza di personale specifico a livello di struttura commissariale, che sia in grado da un lato di svolgere le funzioni tecniche ed amministrative legate alla ricostruzione e dall’altro di rivestire il ruolo tecnico negli incarichi professionali, connessi alla ricostruzione pubblica.
    • Assenza di un processo di digitalizzazione del patrimonio urbanistico e di informatizzazione di tutti gli interventi che vengono eseguiti su di un fabbricato, in modo da rendere più facili e verosimili le analisi speditive di valutazione degli esiti di agibilità.
  10. Cosa abbiamo imparato:

    Ciò che manca realmente sono delle figure tecniche e specializzate proprio nella gestione e nel coordinamento delle varie fasi ed aspetti dell’emergenza, post-emergenza e ricostruzione, che possano porre in essere tutta una serie di attività che:

    • Sopperiscano alla carenza di personale delle Amministrazioni locali, dando lavoro ai giovani tecnici, cha affiancati a quelli più esperti possano rappresentare il know-how delle linee guide e di indirizzo di una programmazione mirata di prevenzione e gestione delle emergenze.
    • Investano specificatamente risorse mirate in tempo di pace per progettare soluzioni a future emergenze.
    • Agevolino la fascicolazione informatica e la realizzazione delle banche dati di tutti gli edifici pubblici e strategici, in modo da poter gestire le manutenzioni ordinarie e straordinarie, mirando il più possibile all’adeguamento strutturale sismico e funzionale alle mutate esigenze.
    • Impongano l’obbligo di adeguamento strutturale di tutto il patrimonio scolastico esistente.

    E’ fondamentale che attraverso la multidisciplinarietà le varie figure possano dialogare parlando lo stesso linguaggio, ma soprattutto che in tempo di pace sappiano progettare la vera gestione del rischio e programmare già le linee guida, immaginando le possibili e reali configurazioni di resilienza delle singole comunità sia che esse siano piccole sia che siano grandi.

  11. Fonte:

    https://territoriaperti.univaq.it/documenti-master-2019/

  1. Ultimo aggiornamento: Aprile 2020
  2. Obiettivo:

    In parallelo con il quadro normativo dettato principalmente dal D.L. 189/2016, si è innestata l’Ordinanza n. 33 dell’11 luglio 2017 che ha previsto lo stanziamento di un plafond complessivo di 3.800.000,00 Euro (totale del Quadro Economico), da destinare al Comune di Venarotta. Nella definizione della suddetta ordinanza si è rivelata indispensabile la concertazione tra Governo, Regione, Ufficio Speciale per la Ricostruzione ed Ente Locale. Grazie a tale cooperazione infatti, l’analisi costi/benefici e l’accortezza di aver tenuto conto dell’obsolescenza dei manufatti non danneggiati dagli eventi sismici, ha dato la possibilità al Comune di Venarotta (come anche in molte altre realtà), di rendere l’intervento di Ricostruzione ancor più efficace nella prospettiva futura: il finanziamento concesso, infatti, mediante un’accurata analisi, ha consentito di dare avvio ad un progetto di unificazione entro il Nuovo Plesso di tutti e tre i livelli di istruzione erogati a livello comunale (scuola dell’infanzia, scuola primaria e scuola secondaria di primo grado), con un conseguente futuro risparmio dei costi di gestione. Senza contare inoltre che gli edifici non danneggiati dagli eventi sismici, ma per i quali è stata resa possibile l’annessione entro il progetto di ricostruzione, risultavano privi di verifica di vulnerabilità sismica, i cui riscontri avrebbero comportato indubbiamente future spese per la realizzazione dei lavori di adeguamento sismico. Il comune di Venarotta, avendo posto come obiettivo prioritario il tema della ricostruzione del plesso scolastico, si è adoperato costantemente al fine di perseguire il proprio intento.  

  3. Ente: Comune di Venarotta
  4. Tipo di Disastro: SISMA
  5. Anno: 2016/2017
  6. Descrizione:

    Già nel mese di ottobre 2017, con Delibera di C.C. n° 28 del 26/10/2017 si è proceduto ad approvare il Progetto di fattibilità Tecnica ed Economica, che:

    • Ha anticipato la stessa elaborazione del C.I.R (Congruità dell’Importo Richiesto).
    • Ha rappresentato il primo di molti passi che si sono susseguiti per dare procinto all’esecuzione dei lavori.

    La fase successiva ha riguardato l’espletamento delle procedure di affidamento dei servizi tecnici che l’Amministrazione ha inteso demandare all’esterno, riservandosi internamente la Direzione Lavori ed il Coordinamento della Sicurezza in Fase di Progettazione ed Esecuzione, nell’ottica di mantenere un controllo diretto sulla realizzazione dell’opera, nonché con la finalità di conseguire sin da subito delle economie da poter riversare in favore dell’importo lavori. In seguito ad una serie di criticità burocratiche affrontate, il Comune di Venarotta, ha provveduto all’elaborazione della Scheda Valutazione di Congruità dell’Importo Richiesto C.I.R., sottoponendo la documentazione al vaglio della struttura Tecnica dell’U.S.R. Marche, conclusa con esito positivo e con contestuale convalida dell’importo di 3.800.000,00 Euro. Pertanto nel mese di dicembre 2018, il Raggruppamento Temporaneo di Professionisti, ha proceduto alla trasmissione del Progetto Definitivo, approvato con Delibera di G.C. n. 110 del 22/10/2019. Ad agosto 2020 è stato approvato il Progetto Esecutivo. Ad oggi, le lavorazioni sono in corso di esecuzione, nonostante stiano emergendo molti imprevisti, unitamente a talune criticità progettuali (fisiologiche per un appalto da 3.000.000,00 di Euro), che con il prezioso contributo delle Imprese facenti parte del R.T.I., si sta cercando di risolvere e superare, al fine di portare a compimento la realizzazione dell’opera entro i termini contrattuali, la cui ultimazione è prevista per il 06/12/2021.

  7. Costi: 3.800.000 €
  8. Criticità:

    Tra le molteplici difficoltà riscontrate dall’Amministrazione si evidenziano:

    • Il rallentamento dell’iter di affidamento lavori, reso complesso dall’ottenimento del parere di legittimità dell’ANAC per gli atti relativi all’affidamento servizi tecnici per la progettazione definitiva ed esecutiva, in quanto, secondo la vigente regolamentazione, l’Ente comunale non ha potuto procedere alla trasmissione degli atti di gara direttamente all’ANAC, ma ha dovuto farlo per il tramite dell’Ufficio Speciale per la Ricostruzione di riferimento. Tale ulteriore passaggio ha rappresentato un mero rallentamento burocratico, che si sarebbe potuto ugualmente risolvere, con i medesimi risultati, mediante l’interlocuzione diretta Ente Locale/ANAC.
    • Un ulteriore rallentamento dell’iter di compiuta definizione del progetto esecutivo, è stata rappresentata dalla necessità – palesata dalla Regione Marche – di inserire l’opera in oggetto entro due programmi di finanziamento Europeo POR FESR 2014/2020 in aggiunta al canale di finanziamento di cui all’Ord. 33 (2017), nonostante le attività di progettazione fossero già avviate. L’introduzione dell’Opera entro i suddetti programmi di finanziamento Europeo, ha comportato la necessità di “suddividere” il progetto in due parti, al fine di consentire le future fasi di rendicontazione. Detta suddivisione ha comportato senz’altro uno sforzo progettuale maggiore, in particolare in termini di elaborazione dei documenti di stima economica.
    • Sfortunatamente, entro pochi mesi dall’avvio delle attività di verifica dell’esecutivo, ha contribuito ad un ulteriore rallentamento dell’iter l’emergenza epidemiologica da COVID 19. Anche in questo caso, nonostante le difficoltà, per il tramite di interlocuzioni tramite video call e verifiche intermedie effettuate a distanza, si è giunti, nel mese di giugno 2020, all’emissione del rapporto finale di verifica, della validazione del progetto esecutivo ed all’approvazione dello stesso, avvenuta con Delibera di G.C. n. 95 del 25/08/2020.
    • Un ulteriore notevole rallentamento è derivato dall’interlocuzione con l’ANAC, effettuata sempre per il tramite dell’U.S.R..
  9. Cosa abbiamo imparato:

    Quanto sinora descritto rappresenta l’estrema sintesi di una serie di attività che hanno visto il coinvolgimento e la compartecipazione “informale”, in tutto l’iter progettuale, di molti attori, tra i quali: l’I.S.C. di competenza, il corpo degli insegnati, i genitori, gli alunni stessi e tutti gli stakeholder coinvolti, che hanno portato alla concezione di un progetto condiviso, pensato ad hoc per il contesto, per gli alunni, e predisposto in ossequio ai più elevati standard di sicurezza (con struttura portante in acciaio), impiantistici e di organizzazione funzionale e distributiva.

  10. Fonte:

    https://territoriaperti.univaq.it/documenti-master-2019/

  1. Ultimo aggiornamento: Aprile 2020
  2. Obiettivo:

    Il programma straordinario per la riapertura delle scuole per l’anno scolastico 2017-2018 si pone i seguenti obiettivi:

    • Ricostruzione degli edifici scolastici che, a causa dei danni subiti, non possono essere riparati.
    • Riparazione, con adeguamento sismico, degli edifici scolastici che hanno avuto un esito di agibilità “E”.
    • Affitto, montaggio e smontaggio di moduli scolastici provvisori per le scuole che verranno riparate, con adeguamento sismico, entro il settembre 2018.

    L’ordinanza n.14 del 16 gennaio 2017 si concentra sul primo caso, cioè sulla costruzione ex novo di edifici scolastici in sostituzione di quelli crollati o gravemente danneggiati. Ne sono stati individuati 21 la cui ricostruzione potrà avvenire anche sullo stesso sito.

  3. Ente: Comune di Falerone
  4. Tipo di Disastro: SISMA
  5. Anno: 2016/2017
  6. Descrizione:

    Il progetto della nuova scuola media “Don Bosco” si configura all’interno del Programma straordinario per la riapertura delle scuole per l’anno scolastico 2017/2018, Ordinanza del Commissario del Governo per la ricostruzione nei territori interessati dal sisma del 24 agosto 2016 n. 14 del 16 gennaio 2017 e n. 18 del 3 aprile 2017. Il progetto prevede in particolare la costruzione di un nuovo edificio scolastico definitivo,  da realizzarsi per l’inizio dell’anno scolastico 2017‐2018, con tecnologia a secco (strutture lignee, acciaio, cassero a perdere, calcestruzzo prefabbricato) nel rispetto della vigente disciplina di settore in materia di edilizia scolastica, con particolare riferimento alla disciplina delle Norme tecniche per le costruzioni per gli edifici strategici di classe d’uso IV, alla normativa in materia di risparmio energetico e di sicurezza antincendio. Il perimetro del nuovo plesso scolastico insiste su parte del lotto individuato di forma ad L. Il nuovo edificio della scuola media di Falerone è localizzato in località Piane di Falerone, ai piedi della collina dove si trova l’insediamento capoluogo del territorio comunale; è costituito da quattro unità funzionali mono‐piano accostate e collegate tra loro, con una superficie coperta pari a 1.680.71 mq ed una superficie netta utile pari a 1.586,62 mq. Il dimensionamento e il progetto del plesso scolastico di Falerone rispondono ai criteri generali della normativa di settore (DM 18/12/1975) e agli indirizzi specifici forniti dal Comune di Falerone sulla base della popolazione scolastica effettiva e di quella prevista nell’anno 2017‐2018. In particolare si prevedono:

    •  n. 6 classi per la scuola media (150 alunni);
    • n. 4 laboratori;
    • una biblioteca e sala lettura;
    • un auditorium completo di servizi per uomo/donna/disabile e guardaroba;
    • n. 2 uffici con archivio e con antistante segreteria;
    • n. 1 presidenza e n. 1 aula docenti;
    • spazi di connettivo orizzontale e servizi igienici;
    • una sala operatori scolastici, spogliatoio e servizio igienico;
    • n. 2 locali tecnici nell’edificio scolastico;
    • una palestra con servizi, spogliatoi ed infermeria con wc dedicato. La palestra è accessibile anche dall’esterno, per consentirne l’utilizzo anche negli orari extrascolastici.

    All’interno di questo contesto, si colloca la proposta progettuale QIP (Quick Impact Project) denominata “NUOVE ENERGIE PER IL TERRITORIO” promosso dal Comitato Sisma Centro Italia con l’intento di migliorare la qualità della vita degli alunni e, più in generale, della popolazione residente, portando nei territori colpiti dal sisma nuove energie ed entusiasmo. Il finanziamento che ha reso possibile la ricostruzione della scuola media Don Bosco escludeva ogni tipo di arredo, pertanto al fine di rendere fruibile l’ambiente è stato necessario provvedere alla fornitura di arredi e attrezzature per aule e laboratori. Il progetto è descritto nel dettaglio nella scheda  “Sostituzione dell’arredo Scolastico”  presente nel Toolkit.

  7. Numero di beneficiari: 150
  8. Cosa abbiamo imparato:

    Sarebbe auspicabile, in un prossimo futuro, che per quanto riguarda gli eventi calamitosi, venga pronunciata una legge specifica che faccia propri gli aspetti positivi delle ultime ricostruzioni, tenendo conto delle problematiche riscontrate e che regolamenti e preveda, senza aver bisogno ogni volta di redigere un apposito decreto, tutte le azioni e peculiarità che servono per la gestione dell’evento a livello generale. In particolare, oltre a prevedere tutte quelle azioni necessarie per il ristoro delle attività economiche produttive,  è importante la presenza di specifiche norme per la ricostruzione degli edifici in maniera immediata, non in termini di messa in sicurezza per la quale esiste già una specifica legge, ossia nello stesso momento in cui si fa la fase emergenziale (per questo motivo il decreto legge 189 è stato sicuramente innovativo). Fare, quindi, una norma primaria che regolamenti l’attività di ricostruzione a livello generale per tutti gli eventi calamitosi è fondamentale, in particolare per la parte di ricostruzione dell’edilizia scolastica considerando il patrimonio attuale è composto da oltre 40.000 edifici, la maggior parte non a norma da un punto di vista sismico. All’interno della norma primaria andrebbero, inoltre, previste le procedure di attuazione degli appalti con specifiche e puntuali misure compensative per ridurre i tempi di individuazione e aggiudicazione delle procedure di appalto; l’istituzione, per legge, del potere di deroga del Commissario Straordinario (tipo modello “Genova”).

  9. Fonte:

    https://territoriaperti.univaq.it/documenti-master-2019/

  1. Ultimo aggiornamento: Aprile 2020
  2. Obiettivo:

    Subito dopo il terremoto che ha colpito il Centro-Italia il 24 agosto 2016 e successivamente il 26 e 30 ottobre e il 18 gennaio 2017, allo scopo di garantire il regolare avvio dell’anno scolastico nei territori colpiti e per individuare soluzioni alternative per le scuole che, a seguito delle verifiche, sono state dichiarate inagibili o parzialmente inagibili, la Di.Coma.C. (Direzione di comando e controllo) del Dipartimento della Protezione Civile ha operato in stretto raccordo con la task force del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR), garantendo:

    • Sistemazione provvisoria della popolazione scolastica o presso altri Istituti dello stesso Comune (con il ricorso ai doppi turni) o attraverso “gemellaggi” con Istituti scolastici dei Comuni vicini.
    • Tendostrutture temporanee ad uso scolastico nei Comuni di Cittareale, Gualdo, Acquasanta Terme e Arquata del Tronto.
    • Realizzazione di moduli scolastici temporanei in 15 comuni (10 per l’anno scolastico 2016/2017 e 5 per l’anno scolastico 2017/2018), utilizzando le donazioni pervenute da parte di soggetti pubblici e privati.

    La Task force ha avuto quattro funzioni fondamentali:

    • Seguire le verifiche condotte dalla Protezione Civile su edifici scolastici segnalati da Enti locali, Uffici scolastici regionali, dirigenti scolastici, docenti, Comitati di genitori e studenti.
    • Ricevere l’ esito verbali delle verifiche condotte dalla Protezione Civile sugli edifici scolastici.
    • Facilitare i sopralluoghi della Protezione civile che verifica l’agibilità.
    • Accelerare le autorizzazioni per l’installazione dei moduli (e delle tensostrutture provvisorie).
  3. Ente: Regione Marche - Comune di Loro Piceno
  4. Tipo di Disastro: SISMA 2016/2017
  5. Anno: 2016/2017
  6. Descrizione:

    Una delle principali funzioni ed attività di Protezione Civile Nazionale è quella della ricognizione dei danni su abitazioni attraverso la redazione di schede AeDES, redatte da tecnici agibilitatori, che dovevano individuare lo stato di danneggiamento proprio o per rischio esterno del patrimonio artistico-culturale ed edifici pubblici, ma anche a causa del susseguirsi degli eventi sismici attraverso le schede FAST, redatte da tecnici abilitati all’esercizio della professione, che con un minimo di esperienza, dovevano stabilire se un edificio privato poteva essere agibili. La valutazione dell’agibilità sismica è in prima battuta finalizzata a valutare le condizioni di agibilità degli edifici colpiti dal sisma, così da permettere il rientro della popolazione nelle proprie case e la ripresa delle attività sociali ed economiche ed è:

    • Operazione socialmente rilevante perché consente di ridurre il disagio della popolazione, riducendo il numero dei senzatetto e consentendo un più facile ritorno alle attività socio-economiche pre-evento.
    • Operazione di responsabilità perché investe il campo della pubblica incolumità quando si afferma l’agibilità o implica il reperimento di ricoveri nel caso contrario.

    Da tale attività scaturiscono:

    • Indicazioni per le operazioni di pronto intervento per la “messa in sicurezza” degli edifici e per la salvaguardia della pubblica e/o privata incolumità.
    • La valutazione del danno e dei costi di intervento, nella successiva fase della ricostruzione.

    Già in data 29 Agosto 2016 la Scuola Primaria “Enrico Santini” a Loro Piceno (Macerata), ha avuto la sua scheda AeDES ed è stata dichiarata inagibile.  

  7. Criticità:

    Rimane ancora ad oggi un numero residuale di sopralluoghi determinati quasi esclusivamente da richieste di revisioni di esito connesse alle esigenze della fase di ricostruzione, gestiti dai Centri di Coordinamento regionale e/o dagli Uffici Speciali per la Ricostruzione. La numerosità delle richieste di sopralluogo è conseguenza in primo luogo della serie continua di scosse importanti, ma pure dal fatto che le Fast non hanno dato l’esito sperato, ovvero la maggioranza di essi ha portato ad una richiesta di approfondimento AeDes. I dati riportati dalle verifiche FAST sono stati deludenti infatti:

    • Il 31% circa delle Fast ha rimandato ad adempimenti successivi da parte dei privati.
    • Il 35% circa delle Fast ha rimandato ad ulteriori verifiche e/o approfondimenti da parte della Dicomac/Struttura di missione, rendendo di fatto inutilizzabile l’esito della Fast.
    • Gli unici esiti Fast chiusi e definitivi sono, risultati pari a 48.896 su 140.600 sopralluoghi Fast, corrispondenti al 35% circa del totale.

    L’operazione Fast, con l’introduzione della doppia procedura e l’utilizzo di tecnici privati non addestrati, è stata decisamente poco efficace, non ha accelerato i tempi di sopralluogo ed ha determinato un aggravio di lavoro e dispendio di risorse. Un errore politico fatto è stato quello di voler collegare l’esito di agibilità al contributo, dicendo sin da subito, con l’avvio della ricostruzione che l’esito di agibilità A, non avrebbe preso nessun tipo di finanziamento ed invece tutti gli altri indipendentemente da prima o seconda casa, pubblico o privato, avrebbe preso il contributo al 100%.

  8. Cosa abbiamo imparato:
    • Da subito la scuola, come forma di presidio sociale a contrasto del fenomeno dell’abbandono dei territori, costituisce uno degli indirizzi politici e quindi delle priorità sia della fase emergenziale, ma anche della post-emergenza e della ricostruzione.
  9. Fonte:

    https://territoriaperti.univaq.it/documenti-master-2019/

  1. Ultimo aggiornamento: Aprile 2020
  2. Obiettivo:

    Sino al verificarsi degli eventi calamitosi, che hanno segnato in maniera indelebile l’intero Centro Italia, il Comune di Venarotta disponeva di un plesso scolastico idoneamente commisurato per il soddisfacimento dei bisogni della propria popolazione scolastica, costituita da circa 170 alunni, distribuiti tra scuola dell’infanzia, scuola primaria e scuola secondaria di primo grado. Il plesso scolastico, in condizione ordinaria, si componeva dei seguenti corpi di fabbrica:

    • Un edificio adibito a scuola dell’infanzia (48 alunni).
    • Un edificio adibito a scuola primaria (69 alunni).
    • Un edificio adibito a scuola secondaria di primo grado (44 alunni).
    • Una mensa.
    • Un blocco destinato alla palestra.
    • Collegamenti scoperti e coperti ed alcune aree ricreative all’aperto.

    All’indomani del sisma l’Amministrazione si è posta l’obiettivo di:

    • Attivarsi per affrontare la situazione contingente legata all’Emergenza.
    • Disporre una immediata analisi dello stato di danneggiamento del patrimonio edilizio, mediante l’effettuazione di sopralluoghi tecnici svolti, in primis, dalla Protezione Civile, finalizzati a determinare l’agibilità o meno degli edifici.
    • Adottare provvedimenti d’emergenza (Ordinanze del Sindaco) finalizzati ad interdire l’utilizzo degli edifici danneggiati.
  3. Ente: Comune di Venarotta
  4. Tipo di Disastro: SISMA
  5. Anno: 2016/2017
  6. Descrizione:

    Nell’ambito dell’edilizia scolastica, la fase iniziale, quella dell’Emergenza, è stata contraddistinta dall’effettuazione di sopralluoghi presso gli immobili costituenti il plesso scolastico, al fine di determinare, nella maniera più attendibile possibile, il livello di sicurezza degli edifici, per valutare le possibilità di far continuare ad espletare le attività didattiche all’interno degli stessi. In questa fase hanno cooperato e collaborato il personale tecnico del Comune, i Vigili del Fuoco e i tecnici della Protezione Civile incaricati alla schedatura degli immobili (schede AEDES e schede AEDES Grandi Luci), mediante una puntuale ispezione degli edifici costituenti il plesso. Le attività di ispezione sono state immediate, soprattutto tenuto conto della presenza dei bambini, da intendersi quale fascia di popolazione più debole, e rappresentano il punto di forza di questa Fase. Sono stati attenzionati complessivamente 5 corpi di fabbrica: la scuola dell’infanzia, la scuola primaria, la scuola secondaria di primo grado, la palestra e la mensa, unitamente ai collegamenti coperti e scoperti posti tra i suddetti edifici, ed ai manufatti di contenimento presenti nell’area. Al termine dell’effettuazione dei sopralluoghi, sono stati valutati con esito “E – inagibile” l’edificio della scuola secondaria di primo grado e quello adibito a palestra, e di conseguenza, il Sindaco, con propria Ordinanza, ne ha disposto l’immediata interdizione all’utilizzo, con le relative criticità organizzative derivanti da tale provvedimento.

  7. Criticità:

    Il danneggiamento degli edifici pubblici, ha comportato una condizione decisamente critica, tenuto conto, in particolare, dell’inagibilità della sede municipale e di alcuni edifici facenti parte del plesso scolastico, con la conseguente necessità di individuare soluzioni alternative all’espletamento di dette funzioni fondamentali.

  8. Fonte:

    https://territoriaperti.univaq.it/documenti-master-2019/

Chiara Capannolo
Chiara Capannolo